La guerra civile in Siria, iniziata nel 2011, ha causato danni devastanti al patrimonio culturale del Paese, un tesoro che riflette la sua storia multietnica e multiculturale. Tra i siti più colpiti Palmira, che ha subito la distruzione di importanti monumenti romani a opera dell'ISIS.
Anche Aleppo, patrimonio UNESCO, è stata gravemente danneggiata, con la perdita della Grande Moschea degli Omayyadi, dei souk e di altri siti storici durante la battaglia del 2016, che ha causato oltre 24.000 vittime e ha costretto metà della popolazione a fuggire.
Damasco, pur meno colpita, ha visto danni significativi alla sua Grande Moschea. Nonostante il rischio di una ricostruzione che comprometta l'identità storica del Paese, il governo siriano ha avviato progetti di restauro con il supporto di aziende straniere e tecnologie avanzate. Gli italiani hanno tentato d contribuire, ad esempio con la fotogrammetria sferica, sviluppata dal professore di Geomatica Gabriele Fangi (deceduto nel 2020), che ha offerto un metodo innovativo per ricostruire i monumenti distrutti con estrema precisione, anche accumulando un vasto patrimonio di immagini del patrimonio culturale siriano.
La salvaguardia del patrimonio culturale potrebbe rappresentare un punto di partenza per ricostruire la coesione sociale e promuovere un processo di pace fondato sulla tolleranza e sul dialogo, valori che hanno storicamente caratterizzato la Siria.
Ed è in questo ambito che s'inquadra la seconda Conferenza per il ciclo delle MISSIONI ARCHEOLOGICHE NEL MEDITERRANEO, Ricerca storica, identità e conflitti di ieri e di oggi organizzata da Archeomatica in collaborazione con ITALIA NOSTRA, il Parco Archeologico dell’Appia Antica, l’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte (INASA).
Interverranno:
- Prof. Marco Ramazzotti
"Difesa del patrimonio culturale in Siria e in Palestina"
Docente di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente antico (L-OR/05) del Dipartimento di Scienze dall’Antichità presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Nella Facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza dirige il Laboratorio di Archeologia Analitica e Sistemi Artificiali Adattivi (LAA&AAS) che ha fondato nel 2011 e la Missione Archeologica della Sapienza nella Penisola Arabica e del Golfo (MASPAG) che ha fondato nel 2020.
- Prof.ssa Paola Perpignani
“Un’esperienza di restauro e formazione in Siria"
Responsabile del laboratorio di restauro presso il Museo Classis Ravenna - Fondazione RavennAntica - e docente di restauro nel corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali - Università di Bologna, Campus di Ravenna. Nel 2009, in collaborazione con l’Università di Bologna, la Soprintendenza Architettonica di Ravenna e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, ha curato l’organizzazione di un laboratorio di restauro del mosaico antico nella Cittadella di Damasco in Siria, congiuntamente alla formazione-aggiornamento di sei giovani restauratori siriani.
L'incontro sarà a cura di Renzo Carlucci, che nel ruolo di esperto di Cooperazione Internazionale per il Ministero degli Esteri, ha contribuito, dal 2001 al 2011, alla realizzazione di progetti dedicati alla documentazione, al restauro e alla valorizzazione del patrimonio culturale in Siria curando la realizzazione dei Laboratori di Restauro del Museo Nazionale di Damasco e dei Mosaici nella Cittadella di Damasco.
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SABATO 23 NOVEMBRE ORE 9.30 - 13
Sapienza Università di Roma
Sede di Marco Polo (2° piano)
Viale dello Scalo S. Lorenzo, 82, 00159 Roma RM
Ingresso libero fino ad esaurimento posti (200).
DISPONIBILE QUI SOTTO LA REGISTRAZIONE DELLA CONFERENZA