Dal 13 al 15 novembre 2013 si terrà a Venezia il XXIII Congresso dell'Associazione Nazionale Musei scientifici sul tema "Allestire per comunicare nei musei scientifici: spazi e tecnologie per una cultura accessibile".
Come e fino a che punto i nostri Musei riescono a veicolare i complessi e sempre più ambiziosi contenuti scientifici, che vengono posti come obiettivi nelle strategie culturali? Questo tema rimane uno dei punti nodali e una delle problematiche non sempre risolte del nostro lavoro.
L’evoluzione del ruolo dei Musei scientifici in una società in veloce cambiamento, la necessità di rimanere aggiornati tanto nelle tematiche quanto nei linguaggi e nelle stesse modalità di comunicazione, impongono momenti di riflessione, confronto e aggiornamento.
In un Museo scientifico la parte espositiva, spesso identificata dal pubblico con il Museo stesso, rappresenta ormai molto più dell’esposizione delle collezioni e della presentazione delle molteplici attività.
Costituisce infatti la prima, e in alcune realtà l’unica, linea di veicolazione della proposta culturale e scientifica del Museo. In molti casi, tuttavia, essa si pone anche a supporto di altre attività, dalla didattica all’educazione permanente, dagli eventi alle mostre, in un’interazione che massimizza la sua efficacia in presenza di una realizzazione che già ne abbia tenuto conto fin dalle prime fasi progettuali.
Ecco quindi la necessità di un’attenta verifica dei contenuti proposti negli allestimenti museali e dell’efficacia di comunicazione degli apparati, oltre che l’importanza di una precisa progettazione degli obiettivi e delle realizzazioni museologiche e museografiche.
Per discutere questi temi - dalle filosofie che guidano l’individuazione degli obiettivi alla loro traduzione in precise scelte operative - il congresso di quest’anno affronta le diverse declinazioni delle tematiche legate alla realizzazione degli allestimenti museali esaminando temi, problematiche e soluzioni anche in relazione alle più attuali linee di ricerca sulla comunicazione e sul monitoraggio della sua efficacia.
Le quattro sessioni previste cercheranno di dare risposta ad alcuni di questi quesiti:
A) Il percorso della progettazione. Qual è il ruolo del personale scientifico del Museo nella progettazione di
un allestimento? Quali rapporti e quali equilibri si formano o si devono sviluppare tra le diverse
professionalità coinvolte nella progettazione scientifica e lo sviluppo del progetto allestitivo? Quanto il
committente può influenzare il progetto di un museo? Chi prende le decisioni finali? È possibile che un
progetto museale sia “partecipato”? Sono i contenuti o la forma a guidare le scelte allestitive?
B) Accessibilità e inclusività degli spazi espositivi. Qual è il grado di attenzione che viene posto nella fase di
progettazione alle diverse tipologie di pubblico? Come viene garantita la comunicazione e la comprensione
dei contenuti ai diversi livelli di cultura e di abilità? Esistono linguaggi e canali di comunicazione diversi da
quelli grafici e testuali?
C) Il pubblico dei Musei scientifici e la valutazione del gradimento. Quali strumenti possono essere utilizzati
per misurare il gradimento? Ci interessa solo il gradimento o anche l’efficacia della nostra offerta culturale?
E come si può misurare quest’ultima? Esistono degli standard di riferimento?
D) Tecnologie al servizio degli allestimenti. Quali sono le tecnologie più recenti che possono supportare un
moderno allestimento? Come possono essere valutati gli aspetti di sostenibilità di un apparato tecnologico?
Qual è il rapporto tra vecchie e nuove tecnologie? Esistono nuove tecniche per la conservazione preventiva
e il monitoraggio dei reperti?
Ulteriori informazioni e Programma
Fonte: Museo di Storia Natuale di Venezia