Makros al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

 Makros al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut

L’arte e la ricerca di impronta tedesca sono protette a Firenze dalla creatività italiana. E’ stata infatti la Makros Srl (Via Saragat 9, Ferrara) a realizzare cinque impianti per complessivi 2 chilometri al Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut, l’istituto di storia dell’arte di Firenze (Via Giuseppe Giusti) recentemente ristrutturato e di imminente inaugurazione.

Di proprietà della società tedesca Max Planck, con sede a Monaco, l’istituto è intitolato al fisico tedesco Marx Karl Ernst Ludwing Planck, secondo cui “la scienza è solo il progressivo accostamento al mondo reale”. A Firenze, come in altre sedi, promuove il confronto scientifico internazionale e la ricerca della storia dell’arte e dell’architettura in prospettiva trans culturale con attenzione ad Italia, Europa, Mediterraneo.

 

 blockfire

Qui la Makros ha installato i Blockfire: sistemi archivistici per la protezione dal fuoco che si aprono e serrano con movimento elettromeccanico. Microventilati, per fare respirare il contenuto, sono dotati di una centralina che comanda la chiusura in caso di calore e successive fiamme, mettendo così in salvaguardia il patrimonio contenuto, sia esso costituito da documenti, libri, opere d’arte. Il tutto, senza l’utilizzo di impianti di spegnimento esterno, del tipo estintori (il cui uso può rovinare il materiale e creare danni all’uomo, ndr), quindi con protezione passiva. Al Kunsthistorisches Institut di Firenze gli archivi sono collocati in parte all’interno del palazzo, in parte in seminterrato al di sotto di un giardino interno. Una soluzione trovata per poter difendere tutto il patrimonio in sicurezza. I Blockfire, dal nome del brevetto, sono opere di design con l’aspetto di vere e proprie librerie con spazio intermedio di consultazione.

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