Concluso il rilievo 3D della Necropoli di Rocca Castello a Nicosia e della Chiesa rupestre di Sant’Elena a Leonforte

Concluso il rilievo 3D della Necropoli di Rocca Castello a Nicosia e della Chiesa rupestre di Sant’Elena a Leonforte

Il rilievo 3d dei due siti rientra in un più ampio programma di ricerche condotto nell’ambito del Progetto FIRB-Futuro in Ricerca 2010 Spazi sacri e percorsi identitari. Testi di fondazione, iconografia, culto e tradizioni nei santuari cristiani italiani fra Tarda Antichità e Medioevo.

Il Progetto multidisciplinare, di durata quinquennale, nasce con l’obiettivo di proseguire e approfondire la ricerca sui santuari e coinvolge quattro Unità di ricerca: Università di Bari Aldo Moro (capofila del Progetto), Università "Kore" di Enna, Università di Padova, Sapienza Università di Roma.

La campagna di rilevamento condotta dall’Unità locale dell’Università di Enna “Kore”, sotto la supervisione scientifica della prof.ssa Daniela Patti, ha previsto l’integrazione di tecniche range-based e image-based, per sfruttare al meglio le potenzialità dei due approcci. Nel caso della necropoli rupestre di Rocca Castello è stato usato prevalentemente un laser scanner TOF ad impulsi per scandire la sommità del costone roccioso e il gruppo di tombe poste ad una quota più bassa, con l’obiettivo di descrivere l’andamento delle superfici e gli assetti generali. Parallelamente all’acquisizione con lo scanner è stata applicata la fotogrammetria digitale per alcune parti del sito (arcosoli, particolari tagli della superficie rocciosa…).

 

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Fig. 1 – Leonforte (EN)- Chiesa rupestre di Sant’Elena; vista della parete di fondo. Fig. 2 – Leonforte (EN)- Chiesa rupestre di Sant’Elena; Laser scanner TOF ad impulsi usato per scandire l’unità rupestre

 

Anche per il rilievo della Chiesa rupestre di Leonforte è stato usato un laser scanner TOF ad impulsi per acquisire l’interno dell’unità rupestre e l’immediato intorno. Le superfici interne dell’ambiente ipogeo caratterizzate da lacerti di affreschi, sono state documentate anche tramite fotogrammetria digitale. In entrambi i casi, tramite la scansione con laser si è ottenuto un modello tridimensionale accurato dell’interno degli ambienti e del contesto immediato, ossia una “replica” digitale del monumento, che oltre a costituire una documentazione scientifica metricamente affidabile, può diventare il primo passo per adeguate azioni di tutela e di valorizzazione di questi beni. Inoltre la fotogrammetria digitale ha permesso di generare modelli poligonali con un livello di aderenza alle superfici reali, in termini di precisione metrica e di resa fotorealistica, superiore a quello ottenibile con il laser ed ha consentito di integrare i dati provenienti da quest’ultimo.

 

Il rilievo 3d della necropoli è stato realizzato grazie all’attivazione di sinergie istituzionali tra l’Università Kore, la Soprintendenza ai BBCCAA di Enna, dei Comune di Nicosia e di Leonforte, della Diocesi di Nicosia e della Proloco locale. Questa importante iniziativa, che inaugura una collaborazione positiva tra l’Ateneo ennese e la Soprintendenza ai beni culturali ed ambientali di Enna, Unità Operativa 5 Sezione per i Beni archeologici, per la tutela e valorizzazione di un territorio ricchissimo di patrimonio culturale, archeologico e artistico da “disseppellire” e rendere fruibile, potrebbe essere l’inizio di uno studio sistematico del territorio attraverso l’attivazione di una rete territoriale che coinvolga non solo le istituzioni preposte alla tutela ed alla ricerca ma anche associazioni, studiosi locali, servizi e fornitori di beni. Il rilievo 3D e le conseguenti ricostruzioni tridimensionali, infatti, oltre al valore scientifico, di documentazione e di conservazione, assumono un valore divulgativo teso anche alla fruizione turistica del territorio, per via della concreta possibilità, oggi quanto mai auspicabile, di creare musealizzazioni virtuali e applicazioni multimediali accessibili dagli odierni dispositivi elettronici.

 

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Fig. 3 – NICOSIA (EN). Necropoli rupestre di Rocca Castello; parte del costone roccioso. Fig. 4 – NICOSIA (EN). Necropoli rupestre di Rocca Castello; vista del primo vano caratterizzato da arcosoli bisomi. 

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Fig. 5 – NICOSIA (EN). Necropoli rupestre di Rocca Castello; vista dall’alto (parziale) dedotta dalla nuvola di punti. Fig. 6 – NICOSIA (EN). Necropoli rupestre di Rocca Castello; acquisizione fotogrammetrica.

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Fig. 7 – NICOSIA (EN).Necropoli rupestre di Rocca Castello; sezione trasversale del vano caratterizzato dalla presenza di arcosoli bisomi, ottenuta mediante fotogrammetria. 

 

Quest’ultimo aspetto è strettamente connesso alla concreta possibilità di favorire la comunicazione e lo scambio effettivo di conoscenza, sia all'interno della comunità scientifica, sia verso gli organi pubblici di tutela e di pianificazione territoriale, anche definendo modalità comuni di conservazione, valorizzazione e fruizione sostenibile. E divenendo, in tal modo, fattore di sviluppo e di promozione dello stesso territorio, persino attraverso la creazione di percorsi di gestione e fruizione dei beni culturali e annessi servizi e prodotti.

 

Fonte: Università di Enna "Kore"

 

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