Un'applicazione multimediale svelerà i segreti de "Il martirio di Santo Stefano" di Giorgio Vasari.
L'opera fu realizzata dal Vasari fra il 1569 e il 1571 su volere di Cosimo I, ed è custodita nella chiesa omonima in Piazza Cavalieri a Pisa.
La Pala é stata recentemente sottoposta a restauro e l'Associazione "Mnemosine Cultura Digitale", con la supervisione scientifica del Laboratorio Percro dell'Istituto TeCIP della Scuola Superiore Sant'Anna, si è occupata di mettere a punto un'applicazione multimediale per la sua valorizzazione.
Tale applicazione multimediale è già a disposizione dei visitatori durante l'orario di apertura della chiesa (il mercoledì e il sabato, dalle ore 10.00 alle ore 12.00) e permette di conoscere la storia dell'opera e il suo stato di conservazione, nonchè le sue curiosità e le informazioni relative ai restauri eseguiti in passato.
E' stato proprio il restauro l'occasione per la realizzazione dell'applicazione multimediale. Questa si sviluppa in verticale ed è dotata di un touch screen. I contenuti curati dalla Soprintendenza di Pisa sono stati divisi in 3 sezioni, ciascuna relativa ad un aspetto differente dell'opera (storia e iconografia, conservazione, indagini diagnostiche e restauri).
Un'ulteriore sezione è dedicata all'attività di Vasari a Pisa: la trasformazione della piazza dei Cavalieri di Santo Stefano, gli edifici vasariani, la storia della chiesa dei Cavalieri di Santo Stefano.
Nella sezione dedicata al restauro, in particolare, vengono ripercorsi i diversi interventi a cui l'opera del Vasari è stata sottoposta nei secoli fino a quello attualmente in atto.
Nel frattempo proseguono gli interventi conservativi sull'opera, iniziati la scorsa estate con il distacco della pala dall'altare dove era collocata. I dati acquisiti in questi mesi, appena elaborati, saranno messi a disposizione del pubblico tramite la nuova stazione multimediale.
Il restauro è stato reso necessario da alcune infiltrazioni d'acqua che avevano danneggiato l'opera sul perimetro della pala provocando gravi colature di colore.
I lavori dovrebbero concludersi entro la fine del 2012. Per poter ricollocare la pala del Vasari nella sua collocazione originaria occorrerà però intervenire in maniera adeguata per evitare ulteriori infiltrazioni.