Sono partiti lunedì 10 dicembre 2012 dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma i primi volumi destinati ad inaugurare il progetto di digitalizzazione del patrimonio librario. I volumi diventeranno file digitali, idonei ad essere conservati e consultati nell’immediato futuro grazie all’accordo siglato tra il MiBAC e Google Libri nel marzo 2010 per la digitalizzazione di un minimo di 500.000 testi sino ad un massimo di un milione di volumi.
Si tratta di un progetto ideato per la salvaguardia dei testi rari e di pregio, patrimonio inestimabile delle Biblioteche, che coniuga le esigenze di tutela con una ampia valorizzazione, fruizione e divulgazione dei materiali interessati. Per la prima volta, le opere, ora affidate solo alla caducità della carta, saranno rese accessibili attraverso Internet in formato digitale.
Prevenzione e recupero di volumi sottratti, piccoli restauri, ricostruzione virtuale di edizioni incomplete, consultazione del materiale senza limiti di spazio e di tempo, saranno solo alcuni dei vantaggi anche economici che comporta il progetto, dopo il quale la visione delle copie digitali potrà essere l’alternativa alla consultazione di quelle originali.
I file digitali dei volumi potranno essere liberamente e gratuitamente visualizzabili in full text e scaricabili poiché si tratta di opere di pubblico dominio (editate fino al 1871) che non rientrano nelle limitazioni imposte dalla legge sul diritto d’autore, e saranno reperibili sui siti web delle Biblioteche, in Internet culturale, in Cultura Italia ed in Europeana o su qualsiasi altro sito presente o futuro di proprietà del MiBAC, nonché sul sito di Google Books.
Le Biblioteche avranno la facoltà di utilizzare le loro copie digitali interamente o parzialmente a propria discrezione nell’ambito dei servizi offerti sui siti istituzionali, permettendo così una accessibilità assoluta alle collezioni.
Le biblioteche del MiBAC coinvolte sono la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, coordinatore esecutivo del progetto, la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e la Biblioteca Nazionale Vittorio Emanuele III di Napoli. Partecipa al progetto anche l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche italiane e per le Informazioni Bibliografiche- ICCU.
L’Italia si è inserita in un progetto che vede protagonisti altri importanti Paesi, come Stati Uniti, Inghilterra, Germania, Francia, Austria, Spagna, Olanda, Repubblica Ceca, Giappone e biblioteche nazionali di rilevanza mondiale, come la Bayerische Staatsbibliothek di Monaco di Baviera, la British Library di Londra, l’Österreichische Nationalbibliothek di Vienna, la Nationale Bibliotheek van Nederland de L’Aja.
La prima fase operativa ha visto impegnate le biblioteche nella valutazione dello stato di conservazione delle raccolte, nella preparazione delle tecnologie e dei software necessari alla movimentazione delle opere, nel reclutamento e nell’addestramento alle procedure delle risorse umane esterne e del personale interno che le coordina.
Da parte sua Google, su esplicita richiesta del MiBAC, ha creato uno Scanning Center in Italia, dove avverrà la digitalizzazione e la produzione dei file digitali delle singole pagine, dei file di testo generati da tecnologie di riconoscimento ottico dei caratteri.
Google provvederà anche al trasporto dei volumi dalle biblioteche allo Scanning Center, e viceversa, nonché all’assicurazione dei volumi stessi.
Martedì 18 dicembre, alle ore 12.00, si terrà una Conferenza Stampa presso la Sala Conferenze della Biblioteca nazionale centrale di Roma, Viale del Castro Pretorio 105.
Fonte: MiBAC