Il museo è il luogo dove siamo abituati a pensare che venga conservato il patrimonio storico e culturale di una città, di una civiltà, di un paese. Le pagine che stiamo leggendo sui quotidiani di tutto il mondo ci parlano degli scontri in Egitto e degli assalti al Musei archeologici del Paese.
La sfortuna vuole che il centro della protesta egiziana si sia concentrata proprio a Tahrir Square, la piazza che ospita il Museo Egizio del Cairo, un palazzo rosso a due piani che è il luogo della memoria e della storia.
Decine di manifestanti lo hanno circondato per far scudo contro assalti ed evitare atti di pirateria. Ma sembra che alcuni teppisti siano riusciti ad entrare e a effettuare danneggiamenti a 2 mummie, alcuni reperti ed ad infrangere alcune vetrine.
Zahi Hawass direttore del Supreme Council of Archeology ha assicurato che i danni sono limitati ed è l’esercito che cerca di allontanare dalla sede del museo i manifestanti e ha il compito di proteggere i tesori ivi nascosti. Nella realta’ non sappiamo cosa sia stato danneggiato, i rischi sono per le collezioni. Ma di che collezioni parliamo? Tra le opere custodite in quel museo c’è la maschera d’oro di Tutankhamon, ci sono le vestigia di un impero, le mummie, le statue, i gioielli reali, i manufatti realizzati per i faraoni. Opere che non hanno alcun prezzo. Il Museo ospita la più completa collezione di reperti archeologici dell'antico Egitto del mondo. Gli oggetti in mostra sono 136 mila ma molte altre centinaia di migliaia sono conservate nei magazzini. Il museo è un'emanazione del servizio egiziano delle antichità costituito allora dal governo nel 1835 nel tentativo di fermare l'esportazione selvaggia di reperti e manufatti. Nel 1900 il Museo venne spostato da Giza per essere trasferito in questo edificio di stile neoclassico, appositamente costruito in piazza Tahrir. Oggi i pezzi di maggior pregio vengono dalla collezione dei reperti trovati nella tomba di Tutankhamon, rinvenuta intatta nella Valle dei Re, dall'archeologo inglese Howard Carter nel 1923.
Dentro quelle mura c’è la storia dell’Egitto…ci sono i reperti di cinquemila anni di storia.
Ci auguriamo che non stia per verificarsi quello che è successo a Baghdad.
Ci auguriamo che ritorni alla memoria di ognuno di noi il vero significato di quei reperti:testimonianze storiche di una civiltà perduta che abbiamo l’obbligo di conservare per la futura memoria!