Le scienze applicate ai beni culturali, anche se il suo raggio d’azione è il passato, è un campo in continua evoluzione, con (anche) lo scopo di ottenere metodi e meno distruttivi per i materiali. Quest’anno la Coblentz Society ha scelto di conferire il Craver Award alla dottoressa Claudia Conti, ricercatrice dell’Istituto di Scienze del Patrimonio Culturale (ISPC) per il CNR proprio per il suo recente sviluppo della tecnologia Micro-SORS. Questa tecnologia, che chi è avvezzo dell’ambiente ha già iniziato a sentire da qualche anno, è un notevole passo in avanti nello studio delle belle arti, perché permetterà di analizzare gli strati più profondi di quadri e tessuti senza dover prelevare dei campioni.